Fiamme in cielo, boati, pioggia di cenere.

Ad osservare per la prima volta l’Etna in fase parossistica sembra di assistere alla fine del mondo.

Eppure la vita che scorre intorno al vulcano siciliano si ferma appena un istante: tanto quanto basta per realizzare che il gigante è tornato a farsi sentire.

Tutto, poi, torna alla normalità, per quanto normale possa considerarsi la vita di un milione di abitanti seduto sopra un vulcano attivo.

Negli ultimi tempi, l’Etna, ha mostrato una grande vitalità. Una energia che si esaurisce in un paio d’ore, giusto il tempo di proiettare in cielo vampate di fuoco visibili da Catania, ma anche dalla Calabria, dalla cornice del Teatro Antico di Taormina, dalle terre greche di Siracusa.

Fiammate che occuperanno perpetuamente spazi di memoria umana e virtuale di macchine fotografiche e videocamere, destinate alla diffusione su media e social network dove susciteranno commenti e meraviglia, ma anche voglia di esserci.

(Continua)

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